La destinazione dell'insediamento
di Capiate in epoca romana rappresenta un enigma di non facile soluzione.
Le indagini archeologiche hanno permesso di individuare molti resti di
strutture riconducibili a quest'epoca ma la loro funzione non è stata
ancora chiarita.
La presenza di una lapide con iscrizione
commemorativa del II secolo dopo Cristo relativa ad un importante
magistrato, del quale però non si conosce il nome, e il
ritrovamento di un altare romano in granito, condurrebbero ad ipotizzare
tra l'altro la presenza di un luogo di culto o di un mausoleo. In
particolare, con riferimento alla lapide, l’ignoto personaggio a cui
l’iscrizione si riferisce era anche sacerdote del culto dell’imperatore,
nel caso specifico di Tito Flavio Vespasiano [79-81], secondo della
dinastia dei Flavi, e di Marco Cocceio Nerva [96-98 d.C.], primo della
dinastia degli Antonini.
In vari punti
del
sottosuolo sono stati individuati tratti di murature e lacerti di
pavimentazione che interessano un'area estesa, ad indicare quindi
un'ampiezza dell'insediamento particolarmente significativa.
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La lapide con iscrizione romana |