La Torre è l’edificio più
emblematico di Capiate. Costruttivamente ha subito una notevole
evoluzione dall’assetto iniziale, che potrebbe addirittura risalire
all’epoca tardo romana o altomedievale, sino ad arrivare ai nostri
giorni.
La fase costruttiva più
antica fu caratterizzata dall’utilizzo di materiali lapidei di reimpiego
provenienti da un edificio romano non ancora localizzato, ben visibili
alla base delle murature. Questi grossi elementi squadrati in pietra
presentano forme e lavorazioni che consentono di
individuare la loro primitiva funzione. Oltre al caso più eclatante di
un’ara in granito, osservando la muratura possono essere riconosciute
soglie, sostegni per recinzioni, frontoni, etc.
Al livello superiore
furono utilizzate pietre più piccole e realizzate finestrelle simili a
feritoie con profilatura in mattoni. Proprio questa caratteristica
indicherebbe che nel Medioevo l’edificio ebbe una funzione difensiva.
Ad un livello ancora
superiore, corrispondente alla sopraelevazione finale della struttura,
furono realizzate ampie monofore con arco a tutto sesto: sui lati nord
e sud la finestratura comprendeva quattro monofore, mentre sui lati est
e ovest ne comprendeva solo due. Tali aperture, ora tamponate ma dalla
sagoma ancora ben visibile, dovevano garantire areazione e illuminazione
ad una sorta di loggiato: la funzione difensiva della Torre era
probabilmente venuta meno o non più ritenuta preponderante.
Gli ultimi interventi
significativi, documentalmente risalenti al XVI secolo, furono
realizzati per trasformare la Torre in una “casa da nobile”: furono
aperte le finestre ancora oggi utilizzate e realizzate le volte (oggi
sono ancora presenti solo quelle del piano terra e del primo piano).
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